È sulla (mancata) ripresa economica che rischia Renzi

(articolo per Il Fatto Quotidiano – scritto con Andrea Piazza)

La politica italiana quasi ogni settimana dibatte sui dati relativi all’andamento dell’economia pubblicati dalle varie istituzioni, nazionali e internazionali: governo, Istat, Unione europea, Ocse, Fondo Monetario. A questi si aggiungono gli studi di soggetti indipendenti come le associazioni di categoria o dei consumatori.
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YouTrend intervista Tito Boeri

Giovedì 29 marzo abbiamo incontrato il professor Tito Boeri, professore ordinario di Economia del lavoro presso l’Università Bocconi nonché fondatore del sito “lavoce.info”. Il prof. Boeri aveva appena partecipato ad un dibattito tenutosi presso la facoltà di Scienze politiche dell’università Federico II di Napoli, dibattito in cui si è discusso sull’argomento al centro dell’ultimo libro, scritto dal prof. Boeri insieme al prof. Pietro Garibaldi dell’università di Torino, Le riforme a costo zero. Ma si è parlato molto, ovviamente, anche della recente bozza di riforma del mercato del lavoro. Continua a leggere

Le inascoltate contro-manovre delle opposizioni

Alla fine non sono servite, visto che il governo ha tranciato ogni possibilità di emendamento in sede parlamentare con l’apposizione della fiducia sul testo della manovra economica. Ma intanto le opposizioni (dal Terzo Polo al Partito democratico, passando per l’Idv) avevano da tempo presentato le loro controproposte per rendere più equa ed efficace una manovra che, a detta di tutti gli economisti, colpisce ancora una volta le fasce più deboli e avrà effetti depressivi sulla crescita. Continua a leggere

La Campania cresce meno dele altre regioni del Sud

NAPOLI – Il rapporto della Banca d’Italia per il 2010, presentato lunedì scorso al Centro direzionale, presenta un quadro fortemente negativo per l’economia della Campania. Nei primi sei mesi del 2010, spiega la relazione, la Campania è cresciuta meno delle altre regioni del Mezzogiorno. Ciò appare tanto più grave se si considera, come ha spiegato il responsabile delle analisi economiche della sede partenopea Giovanni Iuzzolino, che il Mezzogiorno è la macroregione che è cresciuta di meno rispetto al resto del Paese, e che il Paese stesso – l’Italia – ha fatto registrare una crescita più lenta rispetto agli altri Paesi che usano l’euro. Le cifre contenute nel rapporto fanno comunque sperare che si sia in qualche modo alla fine del ciclo di recessione, e che la ripresa possa iniziare presto: tuttavia, ciò non sarà possibile dirlo finché gli indicatori non torneranno al livello del periodo precedente alla crisi.

Il senso di Marchionne per l’Italia

Ha suscitato un (comprensibile) vespaio di polemiche l’uscita di Sergio Marchionne – ad della Fiat – durante la trasmissione di Fabio Fazio “Che tempo che fa”, registrato ieri pomeriggio ed andato in onde poche ore dopo su Raitre. La frase incriminata è stata la seguente: “La Fiat potrebbe fare di più se tagliasse l’Italia. Nemmeno un euro dei due miliardi di utile operativo 2010 viene dall’Italia”. Nel corso dell’intervista Marchionne ha poi difeso le posizioni prese nei confronti degli stabilimenti di Melfi (“si era creata una situazione di anarchia”) e Pomigliano, attaccando i sindacati, responsabili a suo dire di quelle “anomalie che vanno a impattare sulla produttività del sistema” e non rappresentativi dei lavoratori Fiat (“solo il 12% dei nostri operai è iscritto alla Fiom-Cgil”). Continua a leggere

La Caritas smentisce l’Istat: “500.000 nuovi poveri”

Nel suo ultimo rapporto, presentato oggi a Roma, la Caritas Italia (in collaborazione con la Fondazione Zancan), rivede al rialzo le ultime stime dell’Istat sul numero dei poveri nel nostro Paese: dai 7,8 milioni, secondo l’istituto nazionale di statistica, ad oltre 8,3 milioni. La Caritas, secondo il vicedirettore Francesco Marsico, non ha messo in discussione i dati Istat, ma li ha rielaborati tenendo conto di tutti quegli italiani che, pur non avendo visto diminuire il proprio reddito, sono stati costretti a modificare in peggio il loro stile di vita, anche a causa della crisi che ormai proprio da un paio d’anni sta mostrando i suoi effetti anche nel nostro Paese. Ma enorme è anche il numero degli italiani che rischiano di ricadere della categoria di “povero”: solo il 45% delle famiglie, infatti, può attualmente dirsi al sicuro da questo rischio. La mancata diminuzione della povertà, ed anzi il suo aumento nel biennio 2009-2010, costituisce un campanello d’allarme difficile da ignorare per quelle istituzioni che dovrebbero avere tra i loro compiti principali quello di contrastarla con ogni mezzo. Ma i pochi provvedimenti attuati fino a questo momento, secondo la Caritas, sono falliti o risultati comunque insufficienti. Da dove ripartire: innanzitutto dall’evasione fiscale che sottrae ogni anno miliardi di euro di risorse alle politiche di sostegno sociale; e poi rivedere le attuali quote di destinazione delle risorse, agendo sui trasferimenti ai servizi e sulla politica fiscale.

Festa Democratica: dibattito sulla crisi

La seconda giornata della Festa Democratica a Napoli si è aperta di mattina, con un dibattito su “Diritti e lavoro alla prova della crisi”.

Nella sala 2 del cinema Modernissimo, si sono susseguiti gli interventi di Andrea Cozzolino (eurodeputato), Antonio Marciano, Donato Pica (consiglieri regionali), Roberta Agostini (consigliere provinciale di Napoli), Anna Rea (segretaria provinciale Uil), Peppe Errico (segretario generale della Camera del Lavoro di Napoli), nonché il responsabile nazionale per l’economia del PD, Stefano Fassina. Continua a leggere