(Articolo per “Il Mattino”)
All’IPCST “Isabella d’Este” si è concluso ad aprile un progetto di durata triennale. La prima parte dell’iniziativa ha avuto come oggetto i materiali biodegradabili, la loro classificazione e il possibile riutilizzo, nell’ambito dell’educazione ambientale; la seconda parte del progetto invece ha riguardato lo studio e la produzione di alimenti sani e genuini attraverso l’apprendimento della cucina tradizionale, con l’ausilio un’esperta esterna (prof.ssa M. Daniele) e che ha avuto ottime ricadute sulla partecipazione scolastica, incrementando la socializzazione e la collaborazione tra le ragazze e il piacere di andare a scuola; nella terza fase le alunne hanno “adottato” il Comune di Pontelandolfo (BN), sede della succursale dell’istituto beneventano “Palmieri” con cui il “d’Este” si è gemellato, studiando la sua storia, il territorio, i costumi, le sue coltivazioni e la sua tradizione culinaria, nell’ambito di un percorso di apprendimento della gestione di aree di grande potenziale turistico. Il comune in questione è diventato una sorta di “laboratorio progettuale” per la tutela dell’ambiente; si è proceduto con l’individuazione delle sue aree inquinate, lasciando alla creatività delle alunne il compito di cercare delle soluzioni riguardo a questo problema e i cartelloni realizzati a tale scopo sono stati esposti in una mostra. Infine ad aprile c’è stata una sfilata di moda al centro storico di Pontelandolfo realizzata interamente dalle ragazze dei due istituti.
(26 maggio 2008)