Giovani emigranti

Chi sono i giovani italiani che emigrano e perché scelgono di cambiare Paese

Se si guarda alla storia dell’Italia, si nota che dei 150 anni trascorsi dalla sua unificazione oltre due terzi hanno visto il nostro Paese come una riserva continua di emigrazione. Stati Uniti e America latina prima, Germania, Francia e Inghilterra poi: fino agli anni Sessanta immense quantità di popolazione scelsero queste ed altre destinazioni allo scopo di trovare lavoro e guadagnarsi quel tanto che bastava per sopravvivere e per contribuire economicamente al sostegno della propria famiglia in patria. Il fenomeno in Italia ha assunto connotati particolari, in virtù del fatto che l’emigrazione colpiva in misura molto maggiore le regioni del Mezzogiorno, i cui emigranti spesso sceglievano come destinazione le più industrializzate regioni del Nord. Continua a leggere

Ancora polemiche sugli scontri a Roma

Una settimana fa a Roma un corteo di decine e decine di migliaia di persone ha invaso le vie e le piazze della città, per protestare contro le poltiche di un governo che in quelle ore otteneva una risicata fiducia dal Parlamento. Studenti, per la grande maggioranza, contro la cosiddetta “riforma Gelmini”, ma anche ricercatori, operai, precari, cassintegrati e disoccupati di ogni tipo e da ogni parte d’Italia. Ma, diversamente dal solito, la manifestazione è degenerata in durissimi scontri con le forze dell’ordine in assetto antisommossa, e in atti vandalici e violenti che hanno arrecato danni quantificati in milioni di euro, per non parlare degli agenti e dei manifestanti che hanno riportato lesioni più o meno gravi. Continua a leggere

Gli studenti di Napoli in piazza contro la riforma Gelmini

NAPOLI – Grande manifestazione studentesca oggi a Napoli. Migliaia di ragazzi (10.000 secondo gli organizzatori, solo 4.000 per la Questura), studenti delle scuole superiori e delle università, hanno sfilato da piazza Garibaldi fin sotto la sede della Regione, a Santa Lucia.

Tante le sigle studentesche aderenti alla manifestazione promossa dall’Unione degli Studenti, si sono viste anche alcune bandiere di partiti dell’opposizione. Slogan e striscioni contro la riforma del Ministri Gelmini che “uccide la scuola pubblica”, e che “mortifica la cultura e l’istruzione”.

Di fronte alla sede centrale della Federico II, a corso Umberto, sit-in di protesta dei Giovani Democratici, che poi si sono uniti al corteo.

La manifestazione si è svolta non solo a Napoli, ma anche in altre città della Campania (Salerno, Agropoli, Avellino e Benevento), per un totale, secondo gli organizzatori, di quasi 70.000 studenti in piazza. Anche nel resto dell’Italia quella di oggi è stata una giornata che ha visto studenti di scuole e università protestare in piazza contro il ddl 133.