Con la conclusione del secondo turno di elezioni legislative, la Francia ha ora sia un nuovo Presidente che una nuova Assemblea Nazionale e può avere davvero inizio la legislatura “nel segno di Macron”. Continua a leggere
Francia, un primo turno senza precedenti (ma scontato)
Le elezioni legislative francesi di domenica scorsa hanno avuto un esito senza precedenti e allo stesso tempo poco sorprendente.
Lo stesso dato dell’affluenza è in linea con questa definizione: ha votato meno di un francese su due, il 48,7% (in calo di 8,5 punti rispetto al 2012). Si tratta di un record negativo per delle elezioni legislative, e tuttavia in continuità con un trend che da anni vede diminuire i numeri della partecipazione al voto. Continua a leggere
Amministrative 2017: il bilancio del primo turno
Di norma, le elezioni amministrative nei comuni non si decidono mai al primo turno. La grande maggioranza delle sfide comunali, infatti, si decide al ballottaggio. È così anche questa volta, naturalmente. Ma il primo turno ha già dato esiti interessanti che vale la pena di approfondire. Continua a leggere
Regno Unito: analisi del voto
Le elezioni generali del Regno Unito 2017 costituiscono un esempio lampante di come sia possibile subire una bruciante sconfitta arrivando primi ed ottenere una grande vittoria arrivando secondi. Sembra un paradosso, ma è esattamente ciò che è avvenuto. Continua a leggere
5 cose da sapere sulle elezioni nel Regno Unito
È il giorno decisivo nel Regno Unito: un anno dopo la Brexit, i sudditi di Sua Maestà tornano alle urne per decidere se confermare la fiducia al governo conservatore di Theresa May o se cambiare rotta scegliendo il laburista old style Jeremy Corbyn. Continua a leggere
“Tedeschellum”: 8 modi per migliorare la legge elettorale
(Nota: questo articolo è stato scritto nelle ore che hanno preceduto l’accordo in sede politica tra PD, M5S e FI su delle nuove modifiche volte a correggere alcuni punti dell’emendamento “simil-tedesco” presentato qualche giorno fa; alcune di queste modifiche sembrano venire incontro, in tutto o in parte, ai suggerimenti che abbiamo esposto qui: dove ciò è avvenuto, lo segnaliamo con la scritta UPDATE seguita dalle opportune integrazioni)
In queste ore in Commissione affari costituzionali alla Camera è in discussione la riforma della legge elettorale. Il testo base da cui si era partiti (relatore Fiano) era il cosiddetto “Rosatellum”, di cui abbiamo spiegato il funzionamento qui. Poi però, su proposta di Forza Italia, le principali forze politiche hanno trovato un accordo su un sistema di impianto simil-tedesco. Questo accordo si è tradotto con l’emendamento, sempre a firma Fiano, che potete leggere qui. Continua a leggere
Il rischio politico in Italia (intervista a Le Fonti TV)
La questione della legge elettorale non riguarda solo i politici, ovviamente. In senso lato riguarda ovviamente tutti i cittadini, ma della questione si interessa da vicino anche chi si occupa di finanza: perché da come evolverà il percorso della nuova (?) legge elettorale dipenderanno molte cose, tra cui la data delle prossime elezioni e i contenuti della prossima legge di stabilità, tanto per citare le prime due cose che mi vengono in mente. Continua a leggere
Con il “Rosatellum” maggioranza a portata dei tre poli
La notizia politica di questi giorni (anzi, di queste ore) è quanto sta accadendo alla Camera in commissione Affari costituzionali. Dopo l’elezione di un relatore “di minoranza”, il presidente della Commissione Andrea Mazziotti, eletto da tutti i partiti ad eccezione del Pd, era stato da quest’ultimo presentato un testo base “minimalista”: la proposta Mazziotti era in pratica il cosiddetto “Legalicum”, ossia l’estensione anche al Senato del sistema elettorale in vigore per la Camera dei Deputati dopo gli interventi con cui la Corte costituzionale aveva bocciato alcune parti dell’Italicum (in primis, il ballottaggio ). Continua a leggere
Intervista a Zapping (Radio1 Rai)
Oggi sono stato intervistato nel corso della puntata di Zapping, condotto da Giancarlo Loquenzi, a proposito delle proposte di riforma elettorale di cui si sta discutendo in questi giorni (e che somigliano molto a quella che abbiamo predisposto noi di YouTrend).
Dal minuto 29 al minuto 35, pochi ma buoni… Buon ascolto!
(Clicca qui per ascoltare la puntata sul sito di Radio1 Rai)
Primarie PD 2017: il dominio di Renzi
Sono passati più di due giorni da quando si sono chiuse le urne delle primarie del Partito Democratico, e il quadro è ormai chiaro. Ha vinto (con ampio margine) Matteo Renzi, che ha bissato così la vittoria del 2013.
I dati, diffusi dal PD solo lunedì pomeriggio (e ancora in attesa di “certificazione”) parlano di un’affluenza ai gazebo di 1.848.658 elettori, e di un Renzi vincente con il 70% dei voti. In seconda posizione Andrea Orlando, al 19,5%, terzo Michele Emiliano con il 10,5%. definitivi, pubblicati nella mattina di giovedì 4, dicono: Renzi 69,17%, Orlando 19,96%, Emiliano 10,87%.
I votanti totali sono stati 1.838.938, di cui 11.538 nella circoscrizione Estero).
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