ROMA – Come molti avranno notato questi sono i giorni in cui, come avviene ormai ogni anno, ci si ritrova a commentare un’anticipazione dell’ultimo libro di Bruno Vespa al giorno. Quella uscita ieri riguarda l’intervista concessa al conduttore di “Porta a Porta” dall’ex Presidente del Consiglio, Romano Prodi.
Nell’intervista, parlando della leadership del centrosinistra, Prodi è sembrato dare un giudizio positivo dell’attuale segretario del PD, Pierluigi Bersani: “Quando un partito si chiede come conquistare il governo la prima persona a cui pensa è il segretario”, ha detto il Professore; ma, prosegue “se ci fosse qualcun altro con maggiori possibilità, allora si può cambiare. Prendiamo la Francia. Martine Aubry è diventata segretario del partito socialista. Ma è possibile che Dominique Strauss-Kahn abbia maggiori probabilità di battere Nicolas Sarkozy. Il segretario, insomma, deve mettere insieme il suo ruolo e la possibilità di vincere. Bersani lo può fare”. Prodi sembra dunque dare come per scontata e naturale la candidatura del suo ex ministro per lo Sviluppo economico a guidare un futuro governo di centrosinistra. L’unico elemento in grado di mettere in discussione questa eventualità che venga fuori qualcuno con “maggiori possibilità”; ma pare che lo stesso Prodi non ci creda molto.